venerdì 31 luglio 2009

Dal parrucchiere

Nonostante i buoni propositi, Fujiko ha resistito alla tentazione del fai-da-te espressa in un post precedente, e ha deciso di prendere nuovamente appuntamento con la bellezza.


Questa volta si è rivolta al parrucchiere, uscendo, finalmente, con i capelli di un colore che le piace molto, un taglio carino e sopracciglia conformate al suo viso.


E' uscita dal salone con aria spavalda e sicura di sè come solo certe "operazioni" estetiche sanno conferire.


"Non noti niente?" chiedi temerariamente a MrG


"Ah sì, sei andata dal parrucchiere!"


"Non solo!" esclama indignata la nostra. "Non noti le sopracciglia?"


"Ah sì, belle, sono...a sbalzo..." esclama lui accompagnandosi con un imprecisato gesto della mano.


A sbalzo? Caro Mr G, a sbalzo ci sono le tettoie, ci sono i terrazzi, le grondaie e non so cosa ancora la tua mente da ingegnere ti suggerisce, ma non le sopracciglia.


Notte inoltrata.


Mr. G: "Amore, ti volevo dire che ti stanno bene anche i capelli."


"Grazie tesoro, ti piacciono davvero?"


"Sì, falli ancora così" dice il consorte disegnando una linea retta con la mano.


Fujiko stanca ed esausta, decide di non approfondire cosa voglia dire "così".



lunedì 27 luglio 2009

Vacanze

Fujiko ha appena trascorso una settimana al mare con l'allegra famigliola. E' tornata abbronzata come non le succedeva da anni.


Giornata tipo: sveglia alle 6.30 (il piccolo gnomo non avvertiva i benefìci dell'aria iodata marina), biberon, costume, spiaggia. L'uscita dall'appartamento doveva essere rapida e tempestiva, visto che il nano tentava di esplorarla in ogni piccolo anfratto, spine della corrente e ringhiera del balcone compresi.


Contando che in spiaggia l'arrivo era previsto per le 7.30 aiutavamo il bagnino a raccogliere le cicche, aprire gli ombrelloni, accogliere i turisti.


Il dolce pargolo odia l'acqua, nel senso che strilla come un'aquila anche solo immergendo l'unghia del pollice, per cui al panico sopraggiunto ai primi trenta minuti di vacanza, abbiamo compensato con la sua insana passione per i sassolini della spiaggia che lo vedevano impegnato per almeno...trenta minuti al giorno!


Le restanti dieci ore veniva impiegate rincorrendo lo gnomo, salendo su tutti i giochi della spiaggia, prevenendo ogni crisi isterica alla vista del cavalluccio impegnato da altro nano, svuotando la borsa delle creme solari e altre restanti 765 attività necessarie per arrivare all'ora di cena. E' vero, ho dimenticato il riposino post prandiale che hanno evitato al piccolo l'abbandono a bordo di una piattaforma al largo.


Il quarto giorno abbiamo avuto la brillante idea di acquistare un piccolo canotto di cui il nano si è immediatamente innamorato sul quale faceva lunghi bagni insieme a Mr G impegnato a recuperare i 25 pesciolini galleggianti compresi nel prezzo, che il piccolo lanciava con grida eccitate.


E' evidente che alle 21 Fujiko e Mr G giacevano in stato comatoso fino al mattino seguente, quando il giro di giostra ricominciava invariato.


Così, quando qualcuno, alla vista dell'abbronzatura di Fujiko, le dice che ha un'aria sana e rilassata, mandatelo in vacanza con il piccolo gnomo, io resto a riposarmi a casa!


mercoledì 15 luglio 2009

Casalinghe perfette

bree


D'accordo, faccio outing: le mie doti casalinghe sono pari alle qualità artistiche di Daniele Interrante. Va bene, ho esagerato, sono un pò meglio.


Le mia arte culinaria si esprime attraverso la bistecca con insalata, pasta al sugo (pronto), uova sode e pochi altri alimenti che, per decoro, vi risparmio. Lo so, aprire il frigo mezzora prima di cena, chiamare a rapporto i pochi elementi all'interno e cercare di mischiarli a caso non aiuta. Eppure ogni sera, con stupore, riesco a preparare una cena.


So per certo che, un giorno, quando ritroveranno la scatola nera del mio congelatore il mistero verrà svelato, per ora vivo nel dubbio. Sarà per questo che il piccolo gnomo disdegna con puntiglio ogni alimento che non conosce? Ci rifletterò.


Questo post è per voi casalinghe integerrime, che riuscite a peparare ottimi manicaretti anche con il nano avvinghiato al polpaccio, che mentre lui dorme approfittate per stirare con amore le 78 camicie del vostro maritino, che passate l'aspirapolvere quando il vostro cucciolo si intrattiene a giocare nel box (sono sempre più convinta che il mio box morda, perchè il nano non ci resta più di dieci secondi).


E' a voi che rivolgo un appello: ho seriamente bisogno di un corso accelerato! Voglio anch'io preparare hachette di salmone e guardare mio marito con aria indifferente priva di stupore.


Voglio imparare da Bree a preparare la migliore torta del quartiere, e, nel contempo, riassettare in modo esemplare la casa, riordinare gli armadi (fare, finalmente, un cambio di stagione degno di questo nome), spolverare con amore la collezione di cristalli Swarosky avuti in dono dalla zia.


Vorrei dirvi che queste cose non le posso fare perchè sono come Gabrielle, in realtà mi sento molto più distratta e pasticciona come Susan, però volete mettere il marito-idraulico figo?


martedì 14 luglio 2009

Piccolo borseggiatore

CIMG0156














Che ne dite ha un futuro come borseggiatore? Sai mai, in tempo di crisi....


Possibile che quando esco a pranzo riesco a mangiare solo se gli faccio "ravanare" nella mia borsa?


Accetto vostri suggerimenti.

lunedì 13 luglio 2009

Appuntamento con la bellezza

Vista da lei l'estate è decisamente la stagione del doppio lavoro.


Al solito menage quotidiano fatto di famiglia-lavoro-studio-casa-cucina, si aggiunge quello della cura del corpo.


Non neghiamo che in estate il desiderio di prendersi cura di sè si amplifica: uscite dal letargo invernale ci si può ritrovare con qualche piccolo dettaglio da aggiustare.


Fujiko quest'anno ha resistito al desiderio compulsivo di rivolgersi ad uno sfasciarrozze ed ha optato per un più sobrio centro estetico. Convinta di cavarsela con poco, ha prenotato telefonicamente una innocente ceretta inguinale:


"Signora Fujiko, va bene il 24 luglio?"


"Scusi? Il 24 luglio? Ma volevo andare al mare questo sabato, non a ferragosto!" ha esclamato impavida la nostra.


"Signora ho tutto pieno, non ho un buco prima di quindici giorni..."


"Ma per una ceretta inguinale ci vogliono non più di dieci minuti..."le ha risposto pensando tra sè e sè cazzo ho sbagliato mestiere, cazzo ho sbagliato mestirere!


" Facciamo così:  sposto la signora tal dei tali e la prendo domani alle 16 può andare?" le ha risposto l'estetista con la voce di prendere-o-lasciare.


L'indomani Fujiko si presenta puntuale sentendosi in colpa con la signora tale-dei-tai, pensando, tuttavia, che sicuramente sarà una cliente fissa e quindi glabra, tonica e abbronzata. Inutile dire che già le sta un pò sui coglioni e fuga così ogni pensiero colpevole.


"Perchè solo l'iguine? Ascelle e gambe?" le chiede l'estetista con tono minaccioso.


"Ma...per quelle ci penso io..."


"Non userà mica la lametta?" le domanda la suddetta trasformandosi nella signorina Trinciabue in piena crisi ischemica.


"No signora estetista-impegnata, io uso diserbante. Quando ripulisco il giardino dalle erbacce me lo spruzzo ovunque tranne l'inguine sa, è una zona delicata."


Fujiko anche per quest'anno ha deciso che predersi cura di sè è un mestiere troppo difficile, impegnativo ed oneroso e tornerà tristemente al fai-da-te.



giovedì 2 luglio 2009

Ruolo di mamma

Diventare madre significa tante cose. Bandita la retorica del pucci-pucci-amore-bello, il ruolo di mamma si costruisce giorno per giorno.


In questi quindici mesi ho imparato tante cose, ho tirato fuori risorse che non credevo di possedere e, in qualche occasione, ho pure dato il peggio di me, ma anche questo era in conto.


Ho imparato l'arte della pazienza (io che sono impaziente di natura), ho imparato a gestire il contenuto degli sfinteri e dello stomaco senza svenire, ora posso svegliarmi anche 15 volte per notte e riprendere sonno senza problemi. Sono in grado di dormire una notte intera con un nano puntellato alla colonna vertebrale e svegliarmi fresca come una rosa.


Riesco ad aprire gli occhi alle 6.00 e arrivare a sera senza sciogliermi e con le funzioni intellettive parzialmente integre.


Sono capace di ripete le piaghe da decubito con il piccolo gnomo aggrappato al polpaccio e, udite udite, di ricordarmele il giorno dell'esame.


Riesco a gestire con calma trascendentale le rimostranze nei confronti del cibo che gli preparo, anche quando il suddetto finisce riversato al suolo.


Ma, soprattutto ho imparato a conoscere un sentimento talmente grande da non saperlo contenere, un sentimento che ignoravo prima, a frenare la voglia incontenibile di stringerlo 24 ore al mio petto.


Ecco, sono caduta nella retorica del pucci-pucci-amore-bello!