Ore 19-21: pianto furente per coliche.
Ore 21: messa a letto del piccolo gnomo.
Ore 21.30: poppata, rutto, rigurgito, nanna.
Ore 11.30-12: poppata, rutto, rigurgito, nanna.
Ore 3: poppata, rutto, rigurgito, nanna.
Ore 4: sveglia del piccolo gnomo per incubo notturno, vuole la mamma.
Ore 4.30: poppata, rutto, rigurgito...il micrognomo è pronto per affrontare una nuova giornata. Dopo vari tentativi, alle 6 si riaddormenta.
Fujiko si fa leggera come una piuma, non respira: trattiene. Non cammina: vola. Non pensa: neuroni bloccati dal sonno.
Ore 7: sveglia del piccolo gnomo "mamma vojo titto"
"Tesoro, te lo dà papà".
"No, me lo dai tu".
Ecco. Appunto.
Come dire: a casa Fujiko, la notte, vige l'entropia più totale.
E' in notti come queste che Fujiko si domanda incessantemente, seza risposta, se riprodursi non sia puro autolesionismo.
Ai posteri...
Due figli, un marito, un cane, una bisnonna. Abbiamo una vita movimentata, incasinata, da morir dal ridere.
lunedì 23 agosto 2010
Notti a casa Fujiko
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...l'ardua sentenza!
RispondiEliminaGià Già!
In bocca al lupo!
RispondiEliminaary coraggio!
io vado avanti pensando che passerà :)
baci
mammamanga
Pilly: grazie mille!
RispondiEliminamammamanga: ancora in alto mare? Forza!
Poi passa...garantito!!
RispondiEliminaTieni duro, sai che non durerà all'infinito e riemergerai da queste nottate che metterebbero a dura prova chiunque!
RispondiEliminaE ben arrivato al piccolo!!;))
in effetti lo è, però non possiamo proprio fare a meno di essere autolesionisti. d'altronde che vita sarebbe senza figli?
RispondiEliminaun abbraccio solidale,
mammasidiventa
RispondiElimina.... sti figli mammoni... ;)