venerdì 27 novembre 2009

Paure

Ci sono periodi durante i quali Fujiko arranca, non ce la fa, non tiene il passo. Sono periodi durante i quali si chiede se davvero valga la pena correre, rincorrere, arrivare con il fiatone per poi guardarsi intorno e scoprire che si è mossa di pochi centimetri.
Fujiko spesso soccombe sotto il peso delle responsabilità, delle mille cose da fare, degli appuntamenti regolarmente mancati, della polvere, del cestone della biancheria traboccante, della pappa rovesciata, dei pannolini da acquistare...non so, non ce la fa.
Si guarda attorno e vede solo donne decise, organizzate, depilate, socialmente inserite e lei si ritira sempre più nel suo buco nero, insicura e stanca, stravolta.
Si odia per questo, per la propria inefficenza, per questo sentirsi sempre una ranocchia nel regno dei cigni.
In questi momenti deliranti si trova a guardare ammirata Michelle Duggar, quella con 19 figli, non perchè le invidi il numero di prole, ma per quella serenità (o follia) che traspare nel suo sguardo, la serenità di chi ha trovato la propria strada, di chi è al posto giusto al momento giusto.
Fujiko, eclettica compulsiva, ancora non lo sa quale sia la strada, ha solo una certezza che non troverà mai UNA strada, perchè solo una non basta, perchè lei è tutto e niente.
Che poi questo la costringa a vivere di paure (di non farcela, di non essere all'altezza, di aver sbagliato tutto) e di sensi di colpa è un'altra storia.
E voi quali paure avete?

venerdì 13 novembre 2009

Le madri tuttofare

C'è una categoria di madri che Fujiko teme come l'influenza suina: le madri tuttofare. Sicure, decise, hanno almeno tre figli a distanza ravvicinatissima, le riconosci per l'aria angelica con la quale portano il drappo della loro essenza materna.
Sono donne che nella maternità hanno trovato la soddisfazione ad ogni frustrazione, compensando pienamente il loro delirio di onnipotenza.
Sanno tutto sui bambini, hanno ricevuto una laurea honoris causa in pedagogia, notoriamente non si esimono dal pontifcare. Approfittano di un tuo momento di debolezza o di stanchezza per attaccarti il pippone sulle gioie della maternità calandosi, implacabili, come un macete sulla tua poca autostima.
Se la tua gravidanza è stata difficile la loro era peggio, ma  lei, la madre faccio-tutto-io, era felice della nausee, del mal di schiena, della caviglia a zampa di elefante, felice e soddisfatta.
I suoi parti sono stati, ovviamente, lunghi e dolorosissimi. L'epidurale è, per tali martiri, un oggetto non pervenuto perchè loro se non partoriscono naturalmente si sentono fallite.
Ovviamente non risparmiano giudizi ad ogni malcapitata che abbia la sfiga di finire sotto le loro grinfie.
Sono ecologiste, loro preparano tutto biologico, e le puoi riconoscere dalle occhiate furtive ed indignate al supermercato quando, alla cassa, guardano il tuo carrello gonfio di omogenizzati e di latte in polvere perchè, manco a dirlo, sono incallite sostenitrici dell'allattamento al seno fino alla maggiore età.
Se ti azzardi a dire che hai allattato poco perchè il nano non si attaccava, ti guardano come fossero in presenza di una cellula terrositica.
Dispensano consigli non richiesti elargiti con l'unico scopo di affermare la loro superiorità, i loro precetti educativi sono infallibili, sanno tutto sui vaccini obbligatori, criticano aspramente il pediatra che non prende sufficientemente in considerazione la lista di 164 domande che ha pazientemente racimolato in giro per la rete.
L'unico modo per sfuggire alla sua parola che si è fatta Verbo è quello di simulare bene ogni sintomo dell'H1N1 e, all'occorenza, estrarre una mascherina per il viso. Non siate cialtroni, simulate bene perchè, ovviamente, lei sull' influenza suina sa proprio tutto!