venerdì 22 gennaio 2010

Iperemesi gravidica

Come è noto Fujiko in gravidanza è in forma smagliante quanto un malato di ebola.
Ha trascorso l'ultimo mese e mezzo vomitando continuamente e con nausee talmente forti da schiantarla, perdendo cinque chili. Ora, grazie ai farmaci va meglio, ma non è passata completamente.
Prima di rimanere incinta non conosceva il significato di iperemesi gravidica, si aspettava le nausee, quelle mattutine, quelle che passano sgranocchiando un grissino, quelle che con la loro presenza annunciano che il bambino c'è, che tutto procede.
Non era certo preparata allo tsunami che l'avrebbe investita costringendola a letto con tre flebo al giorno per scongiurare l'insufficienza renale, per evitare di perdere il bambino.
Essere incinta e sentirsi così è tremendo, rischi di perdere di vista l'obiettivo, ti chiedi se davvero ne valga la pena, ti chiedi se ce la farai ad arrivare al termine.
Ogni cosa ti provoca conati: mangiare, parlare, gli odori, i movimenti, è come avere un'intossicazione che però dura due mesi.
Anche con il piccolo gnomo c'era passata, ma questa volta è stata anche peggio, ferma al letto senza possibilità di muoversi.
Con un po' di vergogna ammette che solo ora riesce a gioire del lieto evento, prima aveva la mente offuscata dal malessere. Non le piace questo pensiero, ma quando ti dicono che vomiti perchè rifiuti il bambino, bisognerebbe spiegare a questi psicologi da quattro soldi che è il contrario: stai talmente male che fatichi a gioirne, non hai la mente libera, non il contrario.
Grazie al cielo non è una sindrome frequente, ma chi ci è passata mi può capire.

giovedì 14 gennaio 2010

Lunga latitanza

Fujiko ha latitato a lungo da questo blog, non per inerzia, o disinteresse, no. La sua assenza è dovuta ad un malessere generalizzato che le impediva di alzarsi, di mangiare, che le provocava nausea 24 ore al giorno e vomito ricorrente.
Spesso in questo mese e mezzo si è chiesta se ne valeva la pena, se era proprio necessario, poi, oggi, quando ha senito quel cuoricino battere forte forte dentro la sua pancia ha convenuto che sì, ne valeva proprio la pena, che non potrà più farne a meno di quelle manine che si coprivano il volto e che non ne volevano sapere di star ferme.
Fujiko, nonostante i cinque chili persi in un mese, oggi, ha smesso di imprecare.