giovedì 10 dicembre 2009

Partorire in sala d'attesa

La notizia è di qualche giorno fa: a Canicattì una donna partorisce in sala d'attesa su una sedia. Nessuno la guarda, nessuno ascolta le sue grida di dolore, nessuno interviene se non per tagliare il cordone ombelicale della bimba venuta alla luce in questo modo atroce all'interno di un ospedale.
La piccolina morirà due giorni dopo per setticemia.
Se la notizia riportata dai media è fedele ai fatti realmente accaduti è agghiacciante. La donna, romena, se non sbaglio, affranta dal dolore incolpa i medici di razzismo. Non voglio nemmeno prendere in considerazione una simile ipotesi, ma mi chiedo perchè?
Perchè in Italia una donna è costretta a partorire da sola su una sedia della sala d'attesa  di un OSPEDALE?
Che  struttura è questa che lascia una donna gridare per ore senza assisterla o senza visitarla? Non so, non aggiungo altro, sono troppo arrabbiata. Vorrei conoscere il vostro parere.

11 commenti:

  1. Questa cosa è terribile. Non ho parole.

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  2. In realta' c'e' poco da dire ...se non provare vergogna e sdegno !!!! Io vorrei che i medici autori di questo scempio fossero REALMENTE puniti ...ma purtroppo so gia' che avranno le scuse pronte per potersela cavare !!!!!

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  3. anch'io sono allucinata e sono contenta che qualcuno ne parli. ho provato a immedesimarmi in quella donna e non riesco a pensare a null'altro se non che è una profonda ingiustizia e disumanità

    silvietta

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  4. è atroce..e purtroppo sono convinta che è accaduto anche, non solo, perchè è romena. il razzismo è una realtà.
    e.

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  5. Solo nell'ultimo mese: un ragazzo è stato ucciso a botte dalla polizia in un carcere, dei bambini venvano regolarmente picchiati e umiliati nel loro asilo, un uomo si crede in CSI e mozza le mani alle sue vittime, nella gay street a roma si lanciano molotov continuamente. E si pestano i ragazzi, rei di essere gay. E so di averne dimenticate una marea, di situazioni altrettanto violente, immotivate, spaventose, che danno la misura del paese in cui stiamo vivendo. Un perché carico d'angoscia per ogni singola situazione, e un quand'è successo che il nostro paese sia diventato peggio, che ne so, della colombia. O come se ne esce, ormai, che tutti terrorizzati guardiamo il nostro minuscolo frammentio di orticello, pronti ad azzannare chiunque osi solo guardarlo?

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  6. Io spero che sia stata raccontata male...perché non ci posso, non ci voglio credere. Insomma, questa povera donna non era a un angolo di una strada o su un autobus (e lì già sarebbe stato grave non assisterla), era in UN OSPEDALE, il posto dove si curano i malati e i sofferenti. Dove altro doveva essere? Com'è possibile che di tutta la gente che gira in un ospedale nessuno si sia accorto?

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  7. io abito in svizzera e ho letto i commetni delle lettrici del blog nonsolo mamma che scrivono di tutte le cose che bosogna protare all'ospedle in italia per il parto.. dalle mutande a rete, alle coppette per i seni, e alcune dicono anche le lenzuola...e di notte non ci sono infermiere ma deovno restare i parenti ad accudire.... mi sembra il terzo modno... NON mi meravilgia se poi succedono cose strane in sala d'aspetto

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  8. se la cronaca è fedele ai fatti, non si può parlare di altro se non di razzismo. secondo me, non c'è altra spiegazione di fronte ad una vicenda così agghiacciante.
    mammasidiventa

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  9. deve essere stato incredibile!!


    Ti auguro un Natale sereno e luminoso!!!!!

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  10. Cosa si può dire?  E' una cosa vergognosa!!!
    Ciao!

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  11. anche se il post è datato sono passata per farti gli auguri per un nuovo e sereno anno
    ciao ciao

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