domenica 16 gennaio 2011

Dell'inutilità dell'asilo nido

Casa Fujiko da due mesi a questa parte è diventata un lazzaretto. L'untore, manco a dirlo, è il piccolo gnomo che, da quando frequenta il nido, non si lascia sfuggire nemmeno un virus. Passato indenne ad ogni influenza-cagotto-vomitino per due anni e mezzo, ora sta facendo scorta.
Mr G resiste ad ogni attacco, Fujiko con l'unico anticorpo malconcio che le è rimasto soccombe regolarmente, il micrognomo spesso e volentieri segue il fratello.
Lascio alla vostra immaginazione le nostre splendide nottate.
Siamo oramai esperti nell'aspirare naso (sì, quella roba orribile che pare di ingoiare moccolo), spargere vicks, infilare supposte alla cieca, somministrare antibiotici, provare febbre ad una tarantola impazzita, dormicchiare nonostante tosse catarrosa, respiro pesante e risvegli frequenti.
Lo so questo post, di per sè potrebbe fungere da anticoncezionale, ma non è questa l'intenzione, sia chiaro.

"Il primo anno è così: due giorni a scuola e tre a casa" sentenziavano le porta-sfighe l'anno scorso a Fujiko. Ebbene se è così non dico per tutti, ma per molti, ecco, la domanda sorge spontanea: a che serve l'asilo nido?
Voglio dire chi come me è sprovvisto di nonni tappabuchi come si organizza durante le lunghe assenze?
  Per me significa spostare clienti, rimandare lo studio (mica all'infinito però, echeccavolo), provare ad organizzarmi con Mr G. No, perchè cercare di memorizzare l'effetto della proteica C reattiva nelle malattie acute con un duenne logorroico febbricitante in giro per casa è un'esperienza da provare solo sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, di quelle toste però!
Tutto questo per dire: voi come fate? Urgono consigli.




7 commenti:

  1. grazie pilly, mi consolo. qual'è la cura preventiva? sai com'è sarei interessata!

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  2. Qui il pediatra consiglia che, se il bambino non sta veramente male, va mandato ugualmente al nido. Alessandro si è ammalato poco e niente e non ha perso una giornata di nido. I virus che porta a casa io li raccolgo tutti. A lui durano un pomeriggio a me una settimana.
    Pur non avendo i nonni/parenti/amici vicini riesco ad organizzarmi, ma c'è anche da dire che non lavoro.

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  3. io non le ho mandate al nido ma si ammalavano lo stesso.
    Gli inverni fino ai tre anni sono fetidi, cerca di soppravvivere ma poi passa e non riesci a crederci :))

    un abbraccio e non ho paura dei virus, extramamma

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  4. quando non si hanno nonni a mano, lavora solo uno. non vedo altre alternative.

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  5. è proprio per questo motivo che al nido non ci va più anche se a febbraio vorrei rimandarla. dicono che fatto adesso poi va sempre meglio e che alla materna sarà una passeggiata (mah?)
    io ho potuto scegliere perchè lavoro pochissimo e ho in nonni. e infatti questo mese non l'ho torturata nemmeno una volta con lavaggi e aspirazioni. a te non saprei che consigliare. una baby sitter? perchè è inutile potarli al nido significa (almeno per i bambini come i nostri) andarsela a cercare a anche se ti dicono che prima o poi la devono fare a quest'età è proprio dura
    simplymamma

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  6. Maso: sì, hai ragione. Io mi sono organizzata così, ho scelto, anzia abbiamo scelto (io e mio marito) lavori che ci permettessero di esserci.
    Ho una baby sitter che ogni tanto mi aiuta, ed è tanta roba, ma io ci sono sempre (studio in casa). Chi è costretto ad andare in ufficio fuori casa beh, li sono problemi.

    Seimply: io lo mando solo quando sta bene proprio perchè lui me lo chiede sempre, si diverte tanto. E comunque fa solo mezza giornata!

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  7. mi incazzo, come se servisse a qualcosa; pago una persona, prendo ore di permesso per non pagare 8 ore a un altro e mi reincazzo, che non servirà, ma un po' aiuta.

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