giovedì 8 gennaio 2009

Uomo pericoloso

     lupin_groups087   

La categoria di uomo più pericolosa da incontrare è, senza dubbio, l’uomo MAMMONE, quello per cui la mamma rappresenta l’emblema della femminilità, il guru della cucina, il totem delle pulizie domestiche.

         No care amiche, non provate assolutamente a cambiarlo, a recidere seppur dolcemente il cordone ombelicale, perché vi ritrovereste in un batter d’occhio in un limbo dantesco dal quale non potrete più risalire salvo approvazione della amata suocerina che, al contrario, vi declasserebbe volentieri in compagnia di Caronte e vi farebbe ciao ciao con la manina vedendovi guadare il fiumiciattolo.

         Mi pare già di vederlo: inizierà lanciando piccoli cenni relativi al vostro abbigliamento. Non importa se si è “innamorato” di voi proprio perché al vostro primo incontro indossavate minigonna al gluteo, stivale aggressivo e top in pizzo che non celava proprio nulla delle vostre rotondità, no, perché ora che siete cadute nella sua trappola, lui tenterà inesorabilmente di trasformarvi a poco a poco nella mamma.

         Inizierà regalandovi indumenti più castigati di suor Germana, che lui classificherà come “classici”, per trasformarvi nel giro di un mese in una specie di Rosy Bindi domestica intenta a sgranare rosari in compagnia di padre Livio.

         Altro fronte irraggiungibile: LA CUCINA. Nemmeno se di cognome faceste Vissani potreste ambire a raggiungere i livelli della suocera. Anche quando lo stupirete con una Hachè di salmone con quenelle di ricotta, lui risponderà con aria innocente: “Buono amore, però se ti va ti faccio dare la ricetta da mia madre, perché aggiunge una spezia che gli dà quel tocco finale”. 

         Ora, considerando che la madre non ha la più pallida idea di che cosa sia una Hacchè (e neppure voi, l’avete copiata pari pari dalla enciclopedia mondiale di cucina, ammetetelo) e che la sua conoscenza ittica si ferma alla sogliola in forno con contorno di pomodorini, a questo punto consiglio di troncare ogni rapporto e lasciarlo così seduta stante.

         Ma so che non mi ascolterete, perché ora scatta la competizione olimpica con la mammina. Vi fermerete solo alla pagina 543 della enciclopedia dopo 1766 ricette che lui avrà puntualmente criticato. Sfinite e irritate abbandonerete definitivamente il fronte cucina. Preparerete ogni sera toast o quattro salti in padella con soddisfazione della suocera che, finalmente, al telefono con la zia Caterina avrà modo di commentare: “caruccia l’amica di mio figlio, peccato che non sappia cucinare, ma le ragazze di oggi, cosa vuoi, non sono come noi!!!”.

         Se, a questo punto, vi scopriranno aggirarvi per casa con un macete che servirà per fare a pezzi la mammina, vi consiglio di dire che non sapevate quello che stavate facendo perché lo spirito di Hannibal Lectar si era impossessato di voi. Lui, ovviamente, non capirà e vi suggerirà, appunto, un rosario sintonizzandosi con padre Livio dalle frequenze di Radio Maria, benedetto figliolo!!!

         So che ora sarete lontane anni luce da questo misterioso individuo, ma se qualcuna di voi non fosse ancora convinta fino in fondo, vi anticipo già che dovrete sopportare la cara suocera anche in vacanza. Sì, care, avete proprio capito bene.

         Vi boccerà qualunque meta esotica con scuse poco convincenti del tipo: “non posso proprio venire cara, sono allergico al pesce pagliaccio e alla barriera corallina, cerca di capire!!”

         E dopo avervi fatto sfogliare 432 cataloghi turistici, vi lancerà con molta tranquillità la proposta: “e se andassimo a Viserbella con i miei?”

         Vi consiglio vivamente un ritiro spirituale in compagnia di padre Amorth, perché so perfettamente che lo spirito di Hannibal tenterà prepotentemente di rientrare in voi.

         So che non rifiuterete, d’altro canto se il medico ha decretato l’allergia al pesce pagliaccio, non potete mica trascorrere le vacanze in città, giusto?

 Resterete intrappolate 20 giorni a Viserbella a prendere, finalmente, lezioni di cucina dalla mammina, così quando arriverete in spiaggia sudate e più imbufalite di Taz e lo troverete abbronzato e sorridente intento a giocare una partita di racchettoni con la sua compagnia delle elementari, gli proporrete una bella nuotata al largo sperando caldamente che le orche assassine quest’estate abbiano deciso di avventurarsi nella riviera romagnola.

9 commenti:

  1. forse sn troppo piccola x dirlo,ma l'esperienza mi ha insegnato,ed è vero l'uomo mammone è il peggiore..l'uomo ke avevo affianco era condizionato in tutto e x tutto dalla madre ma io lo amo ank moltissimo...

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  2. Si è proprio vero ci sono dei tipetti proprio innamorati delle loro mammine tutto fare anche se credo che siano le stesse mammine ad averli rovinati da piccoli con tanti bacini e coccole.


    Io non sopporto proprio quei tipi; dai fate gli uomini veri e arrangiatevi.


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  3. Cara girghti non sei troppo giovane per dirlo!!!

    Ma se non ho capito male ora sei lontana da questo uomo-mammone, giusto???

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  4. Si ne sono lontana ora...

    ma l'amore resta alle volte..non importa qnt lui sia attaccato a sua madre ma qnt lui ha dato a me..

    xciò saranno i pggiori i mammoni..

    ma se te ne innamori spesso riesci a vedere al di là di quello che sono

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  5. Beh, non potete nemmeno immaginare quanto pericolose siano le donne-mammone... perchè esistono, eccome se esistono...!


    In bocca al lupo per il blog, è una bella iniezione di humor, ottimo inizio.


    Ale X.

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  6. Alex X. la donna mammona è forse peggio.... ma ne parleremo un'altra volta.

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  7. A proposito Alex grazie per i complimenti, molto carino anche il tuo blog!!

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  8. Post bellissimo! E tragicamente vero, anche se fa molto ridere...:-D

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  9. Grazie julia, leggo sempre con molto piacere anche il tuo blog!!

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